Mupin e Garr celebrano insieme i 50 anni di Internet con una mostra e un evento nel Festival della Tecnologia

Mupin Museo Piemontese dell’informatica e Rete GARR celebrano la data del 29 maggio 2019 e i 50 anni del primo messaggio inviato su ARPANET.

Era il 29 ottobre 1969 quando tra l’Università della California e Stanford Research Institute fu effettuata la prima trasmissione dati in rete. Cinquant’anni dopo il mondo è completamente trasformato da quella innovazione.

Mupin e GARR celebrano l’appuntamento con due eventi ospitati all’interno del ricco programma del Festival della Tecnologia organizzato dal Politecnico di Torino dal 7 al 10 novembre.

Viaggio nella storia di Internet” è una mostra, un percorso in immagini e storie, alla scoperta delle tappe fondamentali che hanno consentito ad Internet di affermarsi oltre i confini dell’ambiente accademico fino ad avere un impatto globale sulla società

La mostra è stata esposta recentemente alla GAM di Torino all’interno dell’evento di tre giorni dedicato alla storia del computer, di internet e al ruolo delle donne nella scienza e nella tecnologia.

I 50 anni di Arpanet: dal conflitto nucleare alla rete pervasiva” è invece una tavola rotonda, organizzata dal MuPIn, Museo Piemontese dell’Informatica (domenica 10 novembre) alla quale parteciperà uno dei pionieri della rete: Claudio Allocchio, Senior Technical Officer del GARR recentemente premiato con la medaglia d’onore dalla Vietsch Foundation, importante riconoscimento internazionale per il contributo di idee e innovazioni nel campo del networking. Nel panel anche Elia Bellussi, Vittorio Bertola, Andrea Casalegno e il giornalista Arturo di Corinto.

Tra i successi a cui Claudio Allocchio ha dato il suo contributo si possono citare lo sviluppo del sistema mondiale per la posta elettronica (coincidenza interessante: nel 1987 l’interfaccia da lui sviluppata si chiamava “Gmail” – che stava per “Generic mail” e non “Google mail” visto che Google ancora non era lontanamente immaginabile) e l’ideazione e realizzazione del sistema audio-video LoLa che permette oggi ad artisti di tutto il mondo di suonare, danzare, recitare insieme in tempo reale a distanza di migliaia di chilometri.

“Quando ho iniziato ad occuparmi di rete i problemi erano tanti e complessi” racconta Claudio Allocchio. “Non c’era l’obbligo di essere innovativi ma la necessità di fare cose nuove ed utili, risolvendo dei problemi concreti. In quelle che sono le vere innovazioni di Internet è ancora valido questo principio di base: comprendere quale sia il bisogno reale e trovare una soluzione! Ed è quello che cerchiamo di fare ogni giorno al GARR per i nostri utenti”.

Per il successo di Internet, così come per il Web nato al CERN 20 anni dopo, un ruolo fondamentale lo ha giocato il mondo dell’università e della ricerca, un settore che ha da sempre contribuito in maniera rilevante al progresso e all’innovazione della società.
In Italia, la rete della ricerca GARR è stata la prima rete italiana ad essere iscritta nel registro mondiale con il numero 137. Terza in Europa, a dimostrazione del periodo d’oro in cui l’Italia giocava un ruolo da protagonista nell’innovazione tecnologica.

“La rete della ricerca ha mantenuto sempre lo spirito delle origini” afferma Federico Ruggieri, direttore GARR. “Internet nasce come rete decentrata e anche oggi è la comunità dell’istruzione e della ricerca che guida l’innovazione. Rispondiamo ai bisogni dei nostri utenti anticipando spesso servizi e applicazioni proprio perché le esigenze di docenti e ricercatori sono particolari e nessun altro, a livello commerciale, è in grado di impegnarsi allo stesso modo per soddisfarle”.

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