Donne nell’informatica – Rózsa Péter

Rózsa Péter, nata Rózsa Politzer (Budapest, 17 febbraio 1905Budapest, 16 febbraio 1977), è stata una matematica ungherese, nota per i suoi lavori sulla computabilità e sulla teoria delle funzioni ricorsive, di cui è considerata la fondatrice. Il suo nome, oggi quasi dimenticato, «dovrebbe essere scritto insieme a quello dei fondatori della teoria della computabilità, Kurt Gödel, Alan Turing, Alonzo Church, Stephen Kleene»

Rózsa Péter nacque a Budapest, Ungheria, come Rózsa Politzer ma nel 1930, come molti altri ungheresi, cambiò il proprio cognome per rimuoverne il suono tedesco e conferirgli un aspetto ungherese.[2] Studiò alla Università Loránd Eötvös, orientandosi inizialmente verso la chimica. Poi, sotto l’influenza delle lezioni tenute da Josef Kürschak e Leopold Fejér, si indirizzò alla matematica.
Dopo la laurea nel 1927 si dedicò a varie occupazioni, tra cui l’insegnamento liceale, proseguendo al contempo gli studi fino a conseguire il Ph.D. nel 1935.
Fu il suo compagno di studi László Kalmár a fargli sorgere l’interesse per la le funzioni ricorsive, parlandole dei risultati raggiunti da Kurt Gödel con i suoi teoremi di incompletezza: di questi risultati ella diede dimostrazioni alternative incentrate sull’uso delle funzioni ricorsive utilizzate da Gödel. Fu lei che, nel 1932, propose le funzioni ricorsive come autonomo soggetto di studio, in uno scritto preparato per il Congresso internazionale di matematica di Zurigo.
Durante il collaborazionismo di Miklós Horthy con la Germania nazista, le fu interdetto l’insegnamento a causa delle sue origini ebraiche. Dopo la guerra pubblicò la sua opera chiave, Rekursive Funtionen, la cui prima edizione è del 1951, anteriore di un anno al testo Introduction to Metamathematics di Kleene. Il testo della Pèter fu però tradotto in inglese, come Recursive Functions, solo nel 1967. I suoi meriti furono ampiamente riconosciuti da Kleene che la definì nel 1952 come «la principale artefice alla teoria speciale delle funzioni ricorsive».[3]
Insegnò all’Università Loránd Eötvös dal 1955 fino al ritiro, avvenuto nel 1975.
Dedicatasi fin dagli anni cinquanta alle applicazioni della sua teoria all’informatica teorica pubblicò nel 1976 il suo ultimo testo sull’argomento, dal titolo Recursive Functions in Computer Theory.
Chiamata affettuosamente zia Rosa dai suoi studenti, profuse il suo impegno in favore dello studio della matematica da parte dei giovani e per fornire maggiori opportunità al mondo della matematica al femminile.

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